L’acne è un problema molto diffuso, soprattutto tra i giovani, ma è anche una paura, la paura di aprirsi agli altri.
Qui lo yoga può esserti di aiuto, eliminando i tuoi timori e facendo risplendere il tuo viso.
È tra i 13 e i 20 anni che l’acne si fa una patologia molto comune, una dermatosi causata dalla presenza dell’unità pilo-sebacea, quindi la ghiandola che produce il sebo (grasso) e lo porta fin sopra la superficie della pelle, e degli androgeni (maschili), quindi testosterone e suoi precursori che, anche se associati all’uomo, sono presenti anche nella donna.
Quando raggiungiamo l’età prepubere, cioè quella dell’inizio dello sviluppo sessuale, questi ormoni aumentano portando all’iperfunzione della ghiandola sebacea e alla conseguente comparsa di quelle lesioni della pelle che tutti conosciamo: il comedone chiuso, o punto bianco, infatti, a contatto coi microbi si infiamma dando luogo ai famosi punti neri (comedoni aperti), a quei rilievi rossastri (papule), e ai tanto odiati brufoli (cisti, noduli, postale).
Recentemente, si è scoperto che sulla ghiandola sebacea esistono dei ricettori per neuro-ormoni, sostanze prodotte a livello del sistema nervoso.
Questo significa che acne e emozione hanno un legame stretto e che i nostri brufoli non sono altro che il riflesso di qualcosa di più profondo.
Pensiamo alla pubertà, a come ci sentiamo, all’esplosione della nostra adolescenza.
È un un fuoco incontrollato, una paura che blocca. La identifichiamo con la negazione, l’attrazione, il desiderio, le fantasie sessuali che ci fanno vergognare.
Questo timore si fa strada prepotentemente nel nostro corpo, dall’anima, fino alla pelle, il confine in cui tutto si ferma e si manifesta, quel confine che sta tra il nostro IO che cerca l’altro TU.
La pelle diventa quindi quel confine che ci apre all’altro, ma che soprattutto ci protegge e ci difende dall’altro, ed il suo modo di farlo è l’acne.
L’acne ci nasconde e ritarda il nostro desiderio di contatto con l’esterno.
A soccorrerci, fortunatamente, arriva lo yoga, in particolare l’Hatha Yoga, una pratica che “unisce gli opposti”: il sole e la luna, il maschile e il femminile.
Questo strumento può aiutarci ad entrare più in contatto con il nostro corpo e le nostre pulsioni interiori.
Si forma su due principi:
- Venere che si identifica con l’amore e con la pelle
- Marte che si identifica con la guerra e con la forza di lottare
Quando i due principi si scontrano abbiamo la famosa crisi personale, ma, se incanalati nel modo giusto, possono portarci alla scoperta dell’altro sesso e a goderci la nostra personalità e sessualità.
Ecco alcune asane che possono aiutarti
Posizione del saluto
3 respirazioni pranyama complete
Posizione del muso di vacca eretto (gomukhasana)
3 respirazioni per parte.
Come: un braccio in alto e uno in basso, piegare fino ad allacciare le mani dietro; successivamente piegarsi in avanti.
Posizione della montagna (tadasana)
da 5 a 10 respirazioni. Aumentano la forza fisica e mentale, la memoria e la concentrazione. Chakra interessato: anahata.
Posizione della farfalla (baddha-ronasana)
10 respirazioni spingendo le ginocchia a terra e i talloni a toccare l’inguine. Controlla la sessualità, dona gioia di vivere.